ESAMI STRUMENTALI

L’ecocardiogramma (o ecocardio-2D-color-Doppler) è una metodica diagnostica multiparametrica non invasiva che utilizza ultrasuoni (onde sonore non dannose per l’organismo) per la valutazione della struttura e della funzionalità delle camere e delle valvole cardiache, oltre che dei principali vasi arteriosi e venosi (aorta e vena cava inferiore).

L’esame prevede l’utilizzo di un apposito gel a base di acqua per consentire una migliore trasmissione degli ultrasuoni e viene eseguito con paziente in posizione supina.

L’Eco-TSA è una metodica diagnostica non invasiva che utilizza ultrasuoni (onde sonore non dannose per l’organismo) per la valutazione dei tronchi sovra-aortici (ovvero le arterie carotidi e vertebrali che irrorano il distretto cerebrale) in termini di flusso di sangue e di presenza di placche aterosclerotiche e/o anomalie di decorso. 

L’esame prevede l’utilizzo di un apposito gel a base di acqua per consentire una migliore trasmissione degli ultrasuoni e viene eseguito con paziente in posizione supina.

L’elettrocardiogramma è un esame diagnostico non invasivo che consente di registrare l’attività elettrica cardiaca utilizzando degli elettrodi posizionati a livello del torace e degli arti. L’esame viene eseguito con paziente in posizione supina.

L’Holter cardiaco (o elettrocardiogramma dinamico secondo Holter) è un test diagnostico non invasivo che consente di registrare l’attività elettrica cardiaca per un periodo di tempo prolungato (24h, 48h o 7 giorni in base all’indicazione clinica). 

Questo esame viene svolto utilizzando un elettrocardiografo portatile che viene indossato dal paziente.

L’Holter pressorio è un esame diagnostico non invasivo finalizzato alla misurazione della pressione arteriosa per un periodo di tempo prolungato (24h o 48h in base all’indicazione clinica). 

Questo esame viene svolto utilizzando uno sfigmomanometro portatile che viene indossato dal paziente.

Il test da sforzo (o test ergometrico massimale) è un’indagine diagnostica non invasiva che consente di valutare l’attività elettrica cardiaca durante uno sforzo fisico. 

L’esame prevede l’esecuzione di uno sforzo fisico massimale su cicloergometro secondo protocollo scalare con monitoraggio cardiaco elettrocardiografico e pressorio continuo, al fine di slatentizzare eventuali problematiche cardiache assenti a riposo. 

L’ecocardiogramma sotto sforzo (o ecostress) è un’indagine diagnostica non invasiva che prevede l’esecuzione di uno sforzo fisico massimale su cicloergometro con monitoraggio cardiaco ecocardiografico multiparametrico continuo (secondo protocollo SE2030), al fine di slatentizzare eventuali problematiche cardiache assenti a riposo.

 

Serve per misurare la potenza massima che l’atleta può esprimere nel tempo (san). Verificare i parametri fisici per poter dare all’allenatore o all’atleta la possibilità di impostare allenamenti specifici per il miglioramento. Nella tecnica si usa il Calorimetro di base, il lattatometro, la Maschera per la misura dell’ossigeno consumato durante lo sforzo e il Cicloergometro.

L’ ecografia è una metodica diagnostica non invasiva che utilizza ultrasuoni (onde sonore) emessi da sonde appoggiate sulla pelle del paziente; consente di visualizzare organi, ghiandole, vasi sanguigni, strutture sottocutanee ed anche strutture muscolari e tendinee in numerose parti del corpo, fatta eccezione della parte scheletrica e delle strutture interne alla scatola cranica. Gli ultrasuoni, infatti, non sono in grado di studiare le strutture ossee. Durante l’esecuzione dell’ecografia, l’area da esaminare viene inumidita con un apposito gel che consente una migliore trasmissione degli ultrasuoni.

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